RE-LAKE

Tematica: AmbientecomunitàEconomia circolare

Il Lago di Como, oggi rappresenta la fonte di un forte tessuto economico che contraddistingue il territorio. Ma lo stesso lago, nonostante gli accorgimenti di gestione (collettamento delle acque) peggiora ecologicamente sempre più a causa di impatti antropici diretti ed indiretti, rendendolo sempre meno garante di un futuro sostenibile. Per cercare di produrre un impatto positivo che possa contrastare il più possibile l’attuale quadro ecologico è stata elaborata una tecnica nature based. L’operazione consiste nella rigenerazione dell’ambiente naturale che garantisce la massima complessità e biodiversità del lago: le praterie sommerse. Questo intervento mira a rendere l’intero ecosistema lacustre più resiliente, più capace di reagire alle criticità dandoci tempo di elaborare soluzioni complete e al contempo di conservare la vita, unica risorsa in grado di mantenere il capitale naturale sul quale si fonda il nostro paradigma economico.
COPERTINA2 RELake
Le piante selezionate, tutte autoctone, sono prima replicate in vasche dedicate nella prima fase di lavoro, poi re immesse in ambiente, lasciando alle piante stesse la restante riproduzione sul fondale per ricostruire la migliore struttura possibile di prateria sommersa. Per massimizzare l’efficacia di impianto sono stati elaborati substrati artificiali (completamente biodegradabili) che rendono possibile la nuova colonizzazione di piante autoctone ora in declino o addirittura quasi scomparse. Questi substrati permettono l’attecchimento ma anche la naturale espansione delle stesse piante, in modo da ridurre il lavoro e il numero di variabili ambientali da gestire direttamente in immersione. Contemporaneamente, i substrati e l’immobilizzazione del sedimento operato dalla radici permettono lo stoccaggio di gas serra, certificabile e contabilizzabile come azione di carbon removal nei rapporti di sostenibilità. Le azioni programmate coprono un periodo che varia dai due ai tre anni di attività.  

Impatto

  • Miglior risposta dell’ecosistema lago agli impatti antropici. L’aumento di resilienza è necessaria per non portare al collasso l’ecosistema. L’aumento di resilienza del capitale naturale è indirettamente legato al sistema economico del territorio del lago di Como.
  • Più ossigeno disciolto superficiale e nei microhabitat bentonici litorali, ambienti chiave per la conservazione della biodiversità del lago. Il trend attuale consiste infatti in una diminuzione progressiva dell’ossigeno disciolto dalle zone profonde alle zone superficiali. Occorre un cambiamento prima che le condizioni disaerobiche (con scarso ossigeno) arrivino nella fascia dei primi 30 metri di profondità, pena la crisi della maggior parte della biodiversità lacuale.
  • Più biodiversità litorale (inclusa la fauna ittica litorale) per la maggiore capacità di protezione e attecchimento delle ovature di fauna ittica, con ricadute oltre che ecosistemiche sulle attività di pesca locale.
  • Più gas serra stoccato stabilmente sul fondale, soluzione efficace per l’assorbimento delle emissioni territoriali.
  • Aumento della consapevolezza dei cittadini (studenti, famiglie, amministrazioni), responsabili e custodi del capitale naturale.
Promotori:
Nome promotore:
PROTEUS
Durata:
Dicembre 2024 – Marzo 2026
Contatti:

Nicola Castelnuovo

info@assoproteus.it

Stakeholders:
Imprese, enti pubblici differenziati a vari livelli con Comune di Como, Provincia di Como, Regione Lombardia
Partners:
Associazione Proteus (coordinamento operazioni), Università Insubria (validazione scientifica), Enerion Global (certificazione carbon removal), Laboratorio MAC di Minoprio (analisi chimiche di supporto per certificazioni).
SDGs:
La vita sott’acquaLotta al cambiamento climatico

Dati numerici

15 mq: prateria sperimentale inziale alla nascita del progetto. 2-10: fascia batimetrica espressa in metri di profondità nella quale il progetto opera. 1000 mq: area di prateria supportata da finanziamento di aziende. 1350 litri di ossigeno/giorno prodotti dai 1000 mq rigenerati. Fino a 30 tonnellate di CO2 equivalente stoccata nel fondale per 1000 mq. 85% di attecchimento tramite i substrati artificiali biodegradabili. 4 i generi di piante (1 di macro alghe) considerati per la rigenerazione ecologica.

Costi

I costi sono estratti dal progetto finanziato per il primo slot di rigenerazione ambientale da 1000 mq. Durata attività: dai 2 ai 3 anni di progetto. Costo totale per l’area sopracitata: 100.000 euro, valore dipendente in funzione dell’ampiezza dell’area da rigenerare (l’area minima efficace a lungo periodo è di 500 mq). L’intervento include: mappatura ante e post opera subacquea, operazione effettiva di restoring ambientale, previa riproduzione in vasche delle piante target da reimpiantare, preparazione e stampa seriale dei substrati, preparazione dei contenuti di supporto, impianto in ambiente sommerso, certificazione carbon dei gas serra rimossi, comunicazione con coinvolgimento scuole, eventi di disseminazione al grande pubblico.

Note